Popolata sin dalla preistoria e dominata successivamente dai Messapi, dai Greci e a seguire dai Romani, dai Bizantini e dagli Aragonesi, Otranto gode di un importante patrimonio artistico culturale che, unito alla sua stupefacente posizione sul mare, fa della città uno dei borghi più affascinanti e suggestivi d’Italia. La sua ubicazione strategica di “Porta d’Oriente” della penisola l’ha resa oggetto di numerose invasioni. Data cruciale per la storia di Otranto è il 1480, anno in cui i turchi assalirono la città e massacrarono, sul colle di Minerva (su cui è poi sorto il Santuario di Santa Maria dei Martiri), tutti coloro che rifiutarono di convertirsi al loro culto religioso rimanendo fedeli al cristianesimo: 800 cittadini. Le ossa dei Santi Martiri di Otranto, canonizzati il 13 maggio 2013 da Papa Francesco, sono conservate nella Cattedrale di Santa Maria Annunziata, custode fra l’altro di uno straordinario mosaico pavimentale raffigurante l’Albero della Vita. Si tratta di un capolavoro del XII secolo, che si estende su tutto il pavimento della cattedrale e la cui narrazione procede dall’altro verso il basso. Ancora oggi non è stato decifrato il significato di molti simboli, animali e parole ini esso raffigurati.
In seguito alla tragica vicenda del 1480, gli Aragonesi fecero costruire, per ovvie esigenze difensive, mura di fortificazione ed un Castello, molto probabilmente su una struttura preesistente a cui aggiunsero tre torri, un alto fossato ed un bastione. Nei pressi del Castello sorge la graziosa Chiesetta di San Pietro, che custodisce interessanti affreschi di epoca bizantina. Il centro storico, a cui si ha accesso attraversando prima Porta Terra e poi Porta Alfonsina, è un diramarsi di strette viuzze lastricate, piene di negozi, botteghe dell’artigianato e punti di ristoro. La magia di Otranto è accresciuta dal panorama mozzafiato con vista mare e porto che accompagna le romantiche passeggiate sui bastioni dei Pelasgi.
Non lontani da Otranto: l’ipogeo di Torre Pinta, un esempio di torre colombaia sito nella Valle delle Memorie; il Laghetto di Bauxite nella Baia dell’Orte ed in località Capo d’Otranto Punta Palascìa, il punto più ad Est d’Italia, il primo a vedere l’alba.