Si sa che il Natale non è davvero Natale senza i cibi tipici delle tradizioni locali, che condiscono e colorano di odori le strade, i mercatini, le case del Bel Paese.

La Puglia non solo non fa eccezione ma aggiunge alla sua tradizione enogastronomica dedicata alle feste natalizie anche note di arte e folklore definite imperdibili da chi ha avuto il piacere di viverle almeno una volta.

Oggi ti vogliamo guidare in un percorso che attraversa sacro e profano, indicandoti alcuni presepi molto caratteristici della Puglia, in cui la tradizione è strettamente unita all’arte, e nei quali le specialità enogastronomiche sono parte fondamentale di un percorso di devozione, teatro itinerante, raffigurazione di sacro e profano.

Pronti? Via!

Arte e archeologia nel Salento

I presepi non possono che essere una garanzia nella terra della Cartapesta, che attira curiosi e appassionati praticamente per tutto l’anno. La mostra dei presepi che si tiene a Lecce presso l’Ex Convento dei Teatini, con il nome di Fiera di Santa Lucia o Fiera dei Pupi, è tra le mete più ambite in Italia tra gli amanti del genere.
Qui sono esposti capolavori dell’arte locale, che va da pupazzi in cartapesta curati nei minimi dettagli a statuine di terracotta raffiguranti i paesani, gli animali, i mestieri. E poi ancora, ambientazioni scenografiche di piccoli villaggi o porzioni, con scene di vita del passato fedelmente ricostruite.
Il presepe nel Salento non è solo quello del’arte figurativa ma anche teatrale e rappresentativa; tutto il Salento è infatti animato da presepi viventi, alcuni dei quali noti in tutta la Puglia e in tutta Italia.

Tra i più originali, consigliamo oggi quello di Caprarica di Lecce. La prima importante peculiarità di questo presepe vivente è la location, l’Archeodromo di Kalòs, il più grande parco di archeologia sperimentale d’Italia. Il Presepe vivente di Kalòs non attira solo devoti ma anche gli appassionati di antropologia culturale per via della cura delle ricostruzioni storiche seguita da un gruppo di ricercatori e studiosi e da volontari impegnati da sempre nella realizzazione dei migliori Presepi viventi del territorio.

Interessante anche la location del Presepe Vivente di Seclì, cioè il convento cinquecentesco di San’Atntonio da Padova. In questo ambiente raccolto vengono riportati in vita mestieri e tradizioni ormai perdute con circa cento figuranti che interagiscono con i visitatori spiegando le caratteristiche del lavoro rappresentato. Fuori dal convento, la rievocazione del passato si gode e si assapora grazie alla locanda che vende i tipici ‘pezzetti di cavallo secliota’, specialità tipica locale.

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Presepe Vivente di Canosa di Puglia (BT)

Si tiene dal 26 dicembre al 6 gennaio il presepe di Canosa di Puglia, in provincia di Barletta-Andria-Trani (BAT). Si tratta di una delle più belle manifestazioni religiose e culturali della Puglia, che vede la partecipazione di oltre 300 figuranti di ogni età che animano le oltre 25 scene di vita quotidiana del villaggio presepiale che copre ben 12.000 metri quadri.

Dopo la visita nella zona Costantinopoli, che accoglie l’area del presepe, è decisamente consigliato fare un giro nel centro città, con i suoi mercatini di Natale dove cercare le tipiche sfogliatelle (le sfigghiet) dolce a base di sfoglie di pasta a forma di nastro ripieni di mandorle tritate, di marmellate di uva o di mele cotogne, garofano e cannella.

Pezze di Greco (Fasano)

Presepe e sagra di antichi mestieri e sapori. L’ambientazione non è tanto quella di Betlemme dell’anno Zero, quanto un borgo di fine 800-inizi ‘900.
Bambini, anziani artigiani, contadini sono impegnati in dimostrazioni di preparazione di cibo e manufatti artigianali. Antiche cantine servono da bere in tipici cocci locali e il tutto si completa di un aspetto molto pratico e didattico nel Museo Laboratorio dell’Arte contadina.
L’ambientazione è bella e molto credibile, la visita è gradevole non solo per le atmosfere e le emozioni che trasmette ma anche per il lato istruttivo.
Da non perdere, ad esempio, la grotta che ospita le raccoglitrici delle olive, mentre festeggiano per alleviare la fatica del duro lavoro, regalando uno spaccato importante della vita del passato e della provenienza di alcune tradizioni locali.

L’ingresso è di soli 3 euro per gli adulti, mentre è gratuito per i bambini al di sotto dei 12 anni e per i portatoti di disabilità. Il percorso è del tutto accessibile e fruibile anche in caso di pioggia.
Come da tradizione, all’interno delle grotte i visitatori potranno assaggiare i prodotti tipici della tradizione natalizia pugliese, dalle classiche “pettole” alla “cipollata” al più classico pane casereccio con i pomodorini invernali.

Altre info utili su http://www.presepeviventepezzedigreco.it/

Alberobello, tra bellezza e teatro.

Se già di per sé lo scenario dei Trulli di Alberobello (Bari) è sempre suggestivo, prova ad immaginare quale fascino può raggiungere questa località sotto Natale, quando viene colorato di luci e diventa un grande presepe vivente.
Nel rione «Monti», nella zona molto antica chiamata «aia piccola» le antiche «caseddhe» si trasformano in botteghe per arrotini, tessitrici, maniscalchi, pescivendoli e altri mestieri ormai dimenticati. Torce e lumi danno luce fioca e surreale al percorso animato da circa duecentotrenta figuranti, i quali interpretano un copione che si ispira ad un particolare messaggio diverso ogni anno, che li coinvolge in vicende raccontate con scene di teatro popolare. Una sorta di rappresentazione teatrale itinerante che attraversa anche la degustazione delle specialità natalizie del luogo.

Le rappresentazioni si svolgono il 26, 27, 29, 30 dicembre (dalle 16.30 alle 22, ingresso libero si consiglia la prenotazione, info 080.432.28.22 e 333.326.16.55).