Fuoco: il quarto elemento del Salento.
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Fuoco: il quarto elemento del Salento.

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Sole, mare, vento.
Vero. Verissimo, il Salento è (anche) questo. Tre parole che riassumono non tanto l’essenza del territorio ma ciò che di esso è più amato, dai locali e da chi viene da lontano.

Ma se questa terra potesse parlare di sé e dare altre parole per definirsi, quali userebbe? Secondo noi, non mancherebbero le parole FUOCO, ENERGIA, RINNOVAMENTO.

Infatti il breve inverno salentino racchiude e condensa  tradizioni quotidiane e feste che hanno molto a che fare con gli antichi riti pagani legati al fuoco e a tutta la narrazione del rinnovamento e dell’attesa della primavera. Tanto da poter dire che il Fuoco è il quarto elemento che contraddistingue la tradizione locale e accompagnando il periodo meteorologicamente più freddo.

In particolare, nel mese di gennaio e febbraio le tradizioni pagane più antiche si fondono con quelle cristiane nel simbolo del fuoco, elemento di devozione ma anche rimando al rinnovamento, alla purificazione della terra e dell’anima e simbolo di energia e buon auspicio.

Vediamo insieme alcuni esempi di bellissimi riti salentini legati al fuoco tra gennaio e febbraio.

Fòcara di Novoli. Non solo fuoco, non solo una semplice festa. 

Il rito del fuoco più importante da queste parti è sicuramente la Fòcara di Novoli (importante l’accento: se pronunciata male verrai corretto dai locali). Si tratta di un vero e proprio evento che unisce tutta la zona e più istituzioni non solo nei giorni della celebrazione di Sant’Antonio Abate (16, 17, 18 gennaio) ma anche nei giorni precedenti.

La stessa preparazione di questa immensa pira di 25 metri di altezza e 20 metri di diametro è un evento sociale, ripreso e fotografato da emittenti di tutta Europa e che rimbalza di media in media e attira centinaia di like su tutti i social.
Il punto è proprio che la Fòcara è un evento ‘social’ ante-litteram, che crea condivisione, riconoscimento e profondo senso di appartenenza. Come importanza possiamo dire che la Fòcara di Novoli è al pari della Notte della Taranta, in una veste invernale.

Consigliamo agli appassionati e appassionate di fotografia di prendervi parte e arrivare presto per cercare un posto abbastanza vicino al rogo per poter fare degli scatti mozzafiato. Lo spettacolo è davvero incantevole, come dimostra questo scatto preso da Instagram.

Una foto pubblicata da @la50millimetri in data:

La festa di tre giorni di Novoli non è solo fuoco e rito religioso, bensì un vero festival. Artisti pugliesi e internazionali, agli esordi e di fama affermata, si esibiscono nel calore alimentato dai tralci di vite secchi provenienti dai feudi del Parco del Negroamaro sapientemente legate e posate con tecniche tramandate gelosamente di padre in figlio, e diventano scenario di uno spettacolo in grado di scaldare ogni inverno. Il 2016 accoglierà nomi importanti e generi musicali vari. Qui l’articolato programma.

L’accensione dell’enorme pira è uno spettacolo seguito da un’attenta regia, fatto per essere suggestivo e restare impresso per sempre nella memoria (come documentato in questo video di SalentoWebTv.)

Fuochi piccoli e intimi che uniscono come una volta

Altra Fòcara, più piccola ma comunque molto interessante è quella della cittadina di Arnesano, a pochi chilometri da Lecce, sempre legata alle feste di Sant’Antonio Abate. Anche attorno a questo fuoco si radunano stand enogastronomici, danze locali e riti religiosi molto partecipati.

Per chi programma una gita nel Salento a febbraio ma ama comunque i riti invernali legati al fuoco, consigliamo anche le manifestazioni più piccole ed intime ma molto suggestive di Melissano, nell’estremità a Sud Ovest della penisola. In una notte del secondo mese dell’anno, la comunità melissanese di riunisce intorno ad un grande falò preparato dalla cittadinanza nei giorni precedenti. Il rito della purificazione che apre le porte alla Quaresima diventa un motivo di incontro e condivisione reale e fisica. Anziani adulti e bambini parlano, si vedono, sentono le voci gli uni degli altri attraverso questa notte dal sapore antico, che ha superato l’epoca degli smartphone e degli incontri virtuali.

Terra dei Fuochi… d’artificio!

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Per gli amanti dei colori dei giochi pirotecnici, il pieno inverno porta nel tacco d’Italia molte occasioni per godere di spettacolari fantasie di fuochi d’artificio.
Ad esempio, il 19 e il 20 febbraio a Nardò, le celebrazioni di San Gregorio Armeno l’Illuminatore sono occasione non solo per seguire solenni riti religiosi e godere dei mercatini e del movimento di una festa patronale, ma anche per assistere ad attesissimi giochi pirotecnici.

Centrali anche nelle celebrazioni di San Vincenzo (22 gennaio), nella bellissima cittadina di Ugento, gettonatissima meta estiva. In questo contesto hanno anche molta rilevanza i mercatini dell’artigianato locale.

Se hai il fuoco dentro, vieni a trovarci in Salento!

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